Buongiorno, ho letto solo adesso l’articolo su l’Informatore Agrario della importantissima riunione sul tema dei bacini collinari.
Più volte ho chiesto la possibilità alle autorità di avere la possibilità di scavare il materiale accumulato in quasi 45 anni di servizio del nostro piccolo lago consortile. Sono a conoscenza che solo il Consorzio di Bonifica è riuscito in tale scopo con i laghi di Vignale Riotorto, è possibile avere qualche informazione in più per essere “miracolato” in
tale senso?
Il 2017 è stato l’anno più siccitoso a memoria d’uomo, siamo rimasti più volte a secco con i pozzi a servizio dell’agriturismo e dell’allevamento e fortuna ha voluto che non ci siano stati piromani al lavoro.
Sarei molto contento se dopo le vostre esposizioni fosse possibile avere un resoconto e cercare di accedere a qualche finanziamento per una fonte vitale come l’acqua.
Grazie
Luigi Terrosi Vagnoli
Risposta:
Il Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 prevede l’operazione 4.1.4 “Gestione della risorsa idrica per scopi irrigui da parte delle aziende agricole”, che fornisce un supporto al 40 % agli investimenti aziendali (interventi di nuova realizzazione o di miglioramento) sostenuti dagli Imprenditori Agricoli Professionali (IAP) per rendere più efficiente l’uso dell’acqua in agricoltura, attraverso interventi che riguardano le opere per l’accumulo e la distribuzione di acque per l’irrigazione.
Non sono ammessi a finanziamento gli interventi finalizzati alla manutenzione ordinaria, ma sono finanziabili tutti gli interventi funzionali al miglioramento dell’efficienza.
https://www.accademiageorgofili.it/wp-content/uploads/2018/04/LAGHETTI-COLLINARI.jpg9001200Accademia dei Georgofilihttps://www.accademiageorgofili.it/wp-content/uploads/2017/06/georgofili-2017.pngAccademia dei Georgofili2018-04-12 14:50:042018-04-12 15:09:34Laghetti collinari: esistono finanziamenti?
Domanda: Per tutti coloro che sono proprietari di terreni nella zona cuscinetto:
1. per un nuovo impianto, è possibile utilizzare qualsiasi cultivar oppure solo FS17 e Leccino?
2. è possibile procedere al trapianto di alberi da una particella ad un’altra sempre all’interno della zona cuscinetto?
3. che tipo di obblighi/raccomandazioni ci sono?
Ho guardato la Dec. UE2015/789 e la sua modifica 2017/2352 del 14.12.2017 ma non sono riuscito a trovare risposte ai quesiti sopra.
Pierluigi Spedicati
Risposta:
1) Nelle zone delimitate come “cuscinetto” non è vietato impiantare piante ospiti di xylella fastidiosa CODIRO in quanto trattasi di zona comunque indenne, ad eccezione dei focolai puntiformi cosi come definito dalla DDS 109 del 19/3/2018. Pertanto è possibile utilizzare qualsiasi cultivar di olivo, purché proveniente da vivai della stessa zona cuscinetto o da zone non delimitate. Le piante devono essere accompagnate dal passaporto CE. Per conoscere lo status di una particella catastale in merito alle delimitazioni per xylella è sufficiente aprire il portale emergenzaxylella dal sito http://www.emergenzaxylella.it e in basso a sinistra cliccare su “ricerca particella catastale”.
https://www.accademiageorgofili.it/wp-content/uploads/2018/04/olivo-ulivo-ulivi-olivi-by-marco-saracco-750.jpeg497750Accademia dei Georgofilihttps://www.accademiageorgofili.it/wp-content/uploads/2017/06/georgofili-2017.pngAccademia dei Georgofili2018-04-10 14:34:582018-04-10 15:04:27Zone cuscinetto Xylella: come comportarsi?
Domanda: Sono un docente di Agraria presso un l’Istituto Professionale Agrario.
Volevo sapere se esiste la possibilità o meno per accedere a dei contributi a fondo perduto a scopo didattico.
Rimango in attesa di una Vostra gentile risposta.
Vincenzo Vitale
Risposta: I contributi a fondo perduto previsti nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale (PSR) 20014-2020 (http://www.regione.toscana.it/psr-2014-2020) non riguardano la didattica in senso tradizionale, ma piuttosto la formazione (misura 1 e relative sottomisure). In tal senso gli Istituti professionali e gli Istituti agrari possono partecipare assieme ad agenzie formative (o possono essi stessi accreditarsi come agenzie formative se ne hanno le caratteristiche) ai bandi delle misure per la formazione che sono generalmente rivolte agli agricoltori.
Marcello Mele
https://www.accademiageorgofili.it/wp-content/uploads/2018/03/finanziamenti-a-fondo-perduto.jpg6911000Accademia dei Georgofilihttps://www.accademiageorgofili.it/wp-content/uploads/2017/06/georgofili-2017.pngAccademia dei Georgofili2018-03-23 13:25:012018-03-23 13:41:57È possibile accedere a dei contributi a fondo perduto?
Domanda: Sto valutando l’opportunità di realizzare un impianto specializzato di castagneto da frutto, utilizzando un terreno nudo; l’area in questione si trova tra Abbadia San Salvatore e Piancastagnaio, attorno agli 850 metri s.l.m. Al momento non sono riuscito a trovare esperienze precedenti e mi piacerebbe sapere se ne siete a conoscenza, per capire quali sono le varietà che meglio si prestano ad una coltivazione del tutto simile a quella del frutteto specializzato e quali sesti d’impianto sia il caso di utilizzare per mantenere una coltivazione meccanizzata.
Lorenzo Venturini
Risposta: La domanda è multipla e quindi impegnativa. Cerco di rispondere molto sinteticamente per punti:
1) per il Castagno la zona e l’altitudine citate vanno bene;
2) i tentativi di realizzare castagneti da frutto specializzati ci sono stati e molti non hanno dato buoni risultati. Temo che questi fallimenti dipendano dalla mancanza di “formazione professionale degli esecutori”. Come mai nel Medioevo il Castagno è stato diffuso massicciamente con pieno successo?;
https://www.accademiageorgofili.it/wp-content/uploads/2018/02/castagneto-1_0.jpg6461024Accademia dei Georgofilihttps://www.accademiageorgofili.it/wp-content/uploads/2017/06/georgofili-2017.pngAccademia dei Georgofili2018-02-08 10:28:062018-02-14 14:51:26Come posso realizzare un impianto specializzato di castagneto da frutto?
Domanda: Salve, qual’è il periodo migliore per fare le marze di castagno? E quale il periodo per innestarle? Grazie
Giorgio Bocca
Risposta:
1) Periodo per raccogliere le marze di castagno. La raccolta e la conservazione delle marze deve essere effettuata nel periodo invernale, in pieno riposo vegetativo, che per il castagno cade nei mesi di gennaio-febbraio. La conservazione delle marze, dopo la raccolta deve avvenire in cella frigorifera alla temperatura di 1-2°C, dopo avere avvolto le marze inumidite in teli plastici. In alternativa, la conservazione può essere fatta all’esterno in luogo fresco, sotterrando le marze sotto sabbia, fino al momento dell’uso.
https://www.accademiageorgofili.it/wp-content/uploads/2018/02/castagneti.jpg11391600Accademia dei Georgofilihttps://www.accademiageorgofili.it/wp-content/uploads/2017/06/georgofili-2017.pngAccademia dei Georgofili2018-02-08 10:28:032018-02-08 10:46:29Come fare le marze di castagno e in che periodo innestarle?
Domanda: Buongiorno, vorrei avere notizie storiche sul fondatore dell’Opera Pia Bianchi Giuseppe Gaetano Bianchi Modena 1758 ivi 1838
Arrigo Ferrari
Risposta: Giuseppe Gaetano Bianchi e l’Accademia dei Georgofili.
Le notizie su Giuseppe Gaetano Bianchi e l’Accademia dei Georgofili sono molto scarne.Fu nominato “Accademico corrispondente” nella seduta del 7 marzo 1824, quale «distinto agronomo modenese».
https://www.accademiageorgofili.it/wp-content/uploads/2018/01/STORIA-AGRICOLTURA.jpg376900Accademia dei Georgofilihttps://www.accademiageorgofili.it/wp-content/uploads/2017/06/georgofili-2017.pngAccademia dei Georgofili2018-01-31 12:24:092018-02-09 10:28:54Chi era Giuseppe Gaetano Bianchi?
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Laghetti collinari: esistono finanziamenti?
/in Archivio Risposte, I sistemi per l’irrigazione /da Accademia dei GeorgofiliRisposta:
Il Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 prevede l’operazione 4.1.4 “Gestione della risorsa idrica per scopi irrigui da parte delle aziende agricole”, che fornisce un supporto al 40 % agli investimenti aziendali (interventi di nuova realizzazione o di miglioramento) sostenuti dagli Imprenditori Agricoli Professionali (IAP) per rendere più efficiente l’uso dell’acqua in agricoltura, attraverso interventi che riguardano le opere per l’accumulo e la distribuzione di acque per l’irrigazione.
Non sono ammessi a finanziamento gli interventi finalizzati alla manutenzione ordinaria, ma sono finanziabili tutti gli interventi funzionali al miglioramento dell’efficienza.
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Zone cuscinetto Xylella: come comportarsi?
/in Arboricoltura, Coltivazioni arboree, Difesa, L’olivo, La difesa dagli insetti, La difesa dalle malattie funginee /da Accademia dei GeorgofiliRisposta:
1) Nelle zone delimitate come “cuscinetto” non è vietato impiantare piante ospiti di xylella fastidiosa CODIRO in quanto trattasi di zona comunque indenne, ad eccezione dei focolai puntiformi cosi come definito dalla DDS 109 del 19/3/2018. Pertanto è possibile utilizzare qualsiasi cultivar di olivo, purché proveniente da vivai della stessa zona cuscinetto o da zone non delimitate. Le piante devono essere accompagnate dal passaporto CE. Per conoscere lo status di una particella catastale in merito alle delimitazioni per xylella è sufficiente aprire il portale emergenzaxylella dal sito http://www.emergenzaxylella.it e in basso a sinistra cliccare su “ricerca particella catastale”.
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È possibile accedere a dei contributi a fondo perduto?
/in Economia /da Accademia dei GeorgofiliRisposta: I contributi a fondo perduto previsti nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale (PSR) 20014-2020 (http://www.regione.toscana.it/psr-2014-2020) non riguardano la didattica in senso tradizionale, ma piuttosto la formazione (misura 1 e relative sottomisure). In tal senso gli Istituti professionali e gli Istituti agrari possono partecipare assieme ad agenzie formative (o possono essi stessi accreditarsi come agenzie formative se ne hanno le caratteristiche) ai bandi delle misure per la formazione che sono generalmente rivolte agli agricoltori.
Marcello Mele
Come posso realizzare un impianto specializzato di castagneto da frutto?
/in Arboricoltura, Coltivazioni arboree, Frutticoltura, Il castagno /da Accademia dei GeorgofiliRisposta: La domanda è multipla e quindi impegnativa. Cerco di rispondere molto sinteticamente per punti:
1) per il Castagno la zona e l’altitudine citate vanno bene;
2) i tentativi di realizzare castagneti da frutto specializzati ci sono stati e molti non hanno dato buoni risultati. Temo che questi fallimenti dipendano dalla mancanza di “formazione professionale degli esecutori”. Come mai nel Medioevo il Castagno è stato diffuso massicciamente con pieno successo?;
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Come fare le marze di castagno e in che periodo innestarle?
/in Arboricoltura, Coltivazioni arboree, Il castagno /da Accademia dei GeorgofiliRisposta:
1) Periodo per raccogliere le marze di castagno. La raccolta e la conservazione delle marze deve essere effettuata nel periodo invernale, in pieno riposo vegetativo, che per il castagno cade nei mesi di gennaio-febbraio. La conservazione delle marze, dopo la raccolta deve avvenire in cella frigorifera alla temperatura di 1-2°C, dopo avere avvolto le marze inumidite in teli plastici. In alternativa, la conservazione può essere fatta all’esterno in luogo fresco, sotterrando le marze sotto sabbia, fino al momento dell’uso.
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Chi era Giuseppe Gaetano Bianchi?
/in storia dell'agricoltura /da Accademia dei GeorgofiliRisposta: Giuseppe Gaetano Bianchi e l’Accademia dei Georgofili.
Le notizie su Giuseppe Gaetano Bianchi e l’Accademia dei Georgofili sono molto scarne.Fu nominato “Accademico corrispondente” nella seduta del 7 marzo 1824, quale «distinto agronomo modenese».
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